I COLORI DELLA POLITICA E LA CAMPAGNA ELETTORALE

2 settembre 2022

Inizio della Campagna Elettorale

A scuola ci hanno spiegato i colori.

Il nero porta via la luce, la assorbe, non la restituisce mentre il bianco è la somma dei colori.

Il giallo, il rosso, il blu, il verde se uniti generano il bianco, la luce. Ci sono esperimenti semplici di fisica che lo dimostrano anche ai bambini delle elementari.

 

E nella campagna elettorale abbiamo visto i manifesti del PD di Enrico Letta che hanno proposto un contrasto di colori tra il rosso e il nero. Così è iniziata la campagna elettorale. Due colori.

 

Io non sono rosso, non rappresento il rosso.

Sono il candidato di una coalizione che ha più colori: il giallo, il rosso, il verde, il viola e il blu che sommati fanno il bianco, che contrasta molto bene con il nero.

E se guardo dall’altra parte, vedo tante sfumature di nero che vanno verso il grigio.

Quella che inizia è una sfida dove la differenza consiste proprio nella capacità di guardare a un futuro a colori oppure quella di dipingerlo grigio e sempre più scuro.

È una sfida tra la paura e la speranza.

Tra la chiusura e l’apertura.

È una sfida di colori e di ricette per il futuro.

Gli altri, con toni cupi, tristi e, talvolta, neri vi diranno che va tutto male ma non vi daranno una ricetta.

 

Noi non diciamo che va tutto bene ma indichiamo una luce oltre il tunnel e una strada per arrivarci. Una strada sulla quale siamo già incamminati grazie agli aiuti dell’Europa.

È un percorso dove ci sono temi e problemi da affrontare insieme, non da soli e con fiducia.

 

Prima ricetta: insieme. Insieme all’Europa. Con l’aiuto degli Stati Uniti per il gas, con uno sguardo attento alle soluzioni che la tecnologia e la socialità possono e sanno offrire.

 

Seconda ricetta: per tutti. Ho sempre lavorato nel sociale e so che chiunque riceve ha qualcosa da restituire. C’è una solidarietà responsabile di chi può aiutare e una responsabilità anche di chi viene aiutato… perché partecipi attivamente. Questa mancanza – per esempio – non mi è piaciuta nel reddito di cittadinanza.

 

Sono il candidato di una coalizione che guarda al futuro sapendo che non si risolvono i problemi chiudendosi e tornando indietro.

Se guardiamo ai nostri figli, lo capiamo.

Io li vedo viaggiare liberi in Europa e non su una scalcagnata e immaginaria Transiberiana che passa dall’Ungheria e arriva a Mosca e ritorno.

 

Nelle prossime tre settimane cercherò di scrivere le tappe di questo percorso affrontando i temi della vita delle persone con il contributo dei partiti che mi sostengono.

Sono un amministratore di un comune piccolo e alluvionato, non sono un illuso. Tocco con mano la burocrazia ogni giorno.

Mi occupo da sempre di sociale e di economia e innovazione sociale, anche con progetti europei su scuola e lavoro.

Politicamente sono stato membro della segreteria nazionale di +Europa.

Sono Responsabile nazionale dei Tavoli Tematici di +Europa

Per questo mi sono occupato della stesura del programma e partendo da Programma per l’Italia con Carlo Cottarelli.

A Como sono stato tra i fondatori e ispiratori di Agenda Como 2030 (di cui parleremo + avanti)

Avremo modo di conoscerci…

 

 

foto 1 luca

Luca Monti

Candidato collegio uninominale di Como

Camera dei deputati

Coalizione di Centro e Sinistra

loghi coalizione

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