POESIA FAME E FOLLIA

Quanto basta e quanto serve

Congressi, programmi e campagne elettorali in questi anni sono stati occasione per iniziare a disegnare una visione di futuro verso la società 4.0.

Tanti sono preoccupati e molte persone sono già rimaste indietro per gli effetti di questa quarta rivoluzione industriale cui si è aggiunta la pandemia e ora gli effetti di guerra e crisi energetica. Sappiamo che questa è una stagione di passaggio difficile e forse ancora lunga verso una nuova epoca.

I Reazionari sono al potere con le loro contraddizioni ma con il sostegno degli elettori. In questa fase vince la “paura”.

Servono idee per costruire la società nuova.

E non mancano persone che le hanno e le esprimono e qualche volta le realizzano, con difficoltà e contro corrente. Anche in Italia o, forse, soprattutto in Italia. Così abbiamo voluto raccogliere idee in una serie di proposte.

Tutti concordiamo che serve una visione di società. Saprà +Europa avere il coraggio e la forza necessari per avviare questo percorso politico completamente nuovo?

E se ancora volessimo soffermarci, attardarci, sui principi che potrebbero ispirare una visione nuova, potremmo rispolverare quelli della rivoluzione incompiuta della società perfetta: libertà, eguaglianza e fraternità che hanno percorso l’Europa per due secoli con alterna fortuna, ispirando politiche di destra, sinistra e centro.

Chi ha saputo leggere questa epoca di passaggio, ci dice però che la società di internet non cambia sui principi ma sulla spinta degli strumenti che trasformano il nostro approccio con la realtà: il nostro modo di comunicare, di lavorare, di pensare, di divertirci. E la capacità rivoluzionaria è consistita nella capacità di nascondere principi e idee nei bit profondi di questi strumenti.

Eccoci qui affannati nel dilemma di trovare soluzioni semplici a problemi complessi, di superare pastoie e vincoli che ci vengono dal passato, di trovare forme per comunicare e per ricostruire comunità che non sappiamo più leggere e governare.

Che fare? Se lo chiedeva retoricamente qualcuno già al termine della sua analisi della prima rivoluzione industriale.

Bisogna avere il coraggio di raccogliere idee e principi, scendere alla radice dei problemi e costruire soluzioni che in superficie devono trasformarsi in strumenti e parole semplici.

Questo è il segno della epoca nuova: il massimo della complessità si traduce in utilizzo semplice e intuitivo ma che sintetizza un immenso intreccio di elementi, interessi, fattori.

A questa premessa aggiungo la finalità. Se la società che immaginiamo per il futuro è + libera, equa e solidale, quali sono gli strumenti capaci di trasformarla, o quantomeno, di avviare questa trasformazione?

Qualche esempio: dare un voucher alla scuola privata per stimolare la competitività della scuola pubblica, fare un investimento in intelligenza artificiale per la lotta all’evasione fiscale e trasformare la Gurdia di Finanzia nel difensore fiscale del cittadino, costruire un sistema di servizi al lavoro governato dal pubblico e realizzato dal privato sociale.

Ci vuole disruption con i giusti tempi e modi per costruire la nuova società, disegnandola con mente e cuore.

Come Base Civica e Laboratori Civici PROPONIAMO ai candidati alla segreteria di +Europa, ai capilista delle Mozioni e a tutti gli iscritti e simpatizzanti questi Temi e Spunti sulla:

Società della conoscenza

Società del lavoro

Società del nuovo welfare

Società della cittadinanza

Società dell’innovazione

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