Ci sono ma non funzionano perché non sono “organici” al corpo del Partito.

Valorizzare la competenza e il merito e le iniziative come strumento di crescita e di riconoscimento per gli iscritti. Per questo nei prossimi due anni è necessario studiare e definire un meccanismo digitale e organizzativo che porti nel 2025 al voto al Congresso con una tessera a punti (che sarà oggetto di una prima ipotesi di discussione che presenteremo nel congresso 2023).

Promuovere una organizzazione basata su tre livelli di partecipazione e governance: quella degli organi nazionali, quella dei gruppi territoriali e quella dei tavoli tematici. (Link Presentazione)

Facilitare la partecipazione, l’agibilità politica e la responsabilizzazione degli iscritti ai livelli regionale e provinciale: occorre rivedere il regolamento per la composizione e il funzionamento dei gruppi territoriali su base provinciale, in modo che l’iscrizione al partito implichi, per i residenti in Italia, l’adesione automatica al gruppo territoriale della provincia di appartenenza; occorre altresì ridurre la soglia statutaria attualmente prevista per convocare le assemblee regionali ed eleggere i segretari Regionali.

Partecipare al Congresso senza collegamenti con ipotesi di leadership predefinite e “allineamenti” alle liste in campo con l’idea di scegliere “nel congresso”, trasformandolo in un luogo di proposta, dibattito ed elaborazione di una formula nuova di partito capace di aggregare e crescere.

L’idea chiave è quella di trasformare l’attivismo in protagonismo e di costruire un sistema di riconoscimento e promozione del merito, attraverso un sistema chiaro e trasparente che sia utile per la crescita dei gruppi e dei tavoli ma anche promuova le persone per il loro valore e contributo e non per “appartenenza e fedeltà”.

Su questi temi abbiamo predisposto Mozioni di modifica statutaria.

Anche su questo, vorremmo sottolineare come questo partito appaia più un gruppo di azzeccagarbugli, appassionati di regole, più che della loro efficacia e funzionalità.