ASPETTANDO ROUSSEAU – Gianluca Misuraca

Dalla democrazia diretta alla democrazia digitale

14/02/2021

 di Gianluca Misuraca

 

Si chiude una settimana complicata per la politica italiana e si apre la stagione del governo Draghi.

Tutto quello che si è visto in queste tre settimane ha il sapore delle forme e delle dinamiche della tradizione democratica. Forma e sostanza dei rapporti “analogici” tra partiti e personalità.

La parentesi, francamente imbarazzante e strumentale, del voto online degli attivisti del M5S è sembrato un tributo necessario a un rito superfluo. Un omaggio, un balzello all’idea della democrazia diretta.

Ma è questo il nuovo?

La democrazia del futuro può essere veicolata davvero dalla versione ultraperfezionata dello sgangherato Rousseau?

La democrazia, come tutti i fenomeni umani, deve e può trovare un giusto rapporto ed equilibrio con la tecnologia. Come?

Nel Forum Internazionale su Democrazia e Digitale a dicembre il dialogo è iniziato con alcune delle migliori esperienze e personalità di questo scenario, tutto da scoprire e sviluppare nei prossimi anni.

Ce ne parla Gianluca Misuraca, membro dell’Assemblea di +Europa, che ha partecipato da protagonista all’evento fin dalla fase di ideazione.

La redazione

 

RIPENSARE LA DEMOCRAZIA NELLA SOCIETÁ PANDEMICA

Spunti di riflessione a seguito del Primo Forum Internazionale sul Digitale e la Democrazia – IFDaD2020

 

Il 10 e 11 Dicembre 2020 si é svolto il primo Forum Internazionale sul Digitale e la Democrazia – IFDaD2020 organizzato online a causa della pandemia ma “virtualmente” tenutosi a Venezia dove era stato inizialmente programmato perche’, come ha spiegato uno dei principali promotori, Stefano Quintarelli, il sistema elettorale del Doge di Venezia é stato probabilmente il primo e sicuramente il piu’ longevo, caratterizzando l’evoluzione del sistema democratico che conosciamo ancora oggi.

Quando giá nel 2019 Stefano Quintarelli e Patrizia Feletig, Presidente di Copernicani, mi hanno contattato per invitarmi a contribuire all’evento sono stato ovviamente onorato perché essendo anche io un “Innamorato del futuro”, come recita il lemma dell’Associazione, trovavo l’evento non solo di particolare importanza ma anche tempestivo, perche’ pianificato – senza saperlo ancora – alla conclusione di un anno dove l’impatto della trasformazione digitale sulla nostra societá e impianto democratico si é palesato in tutta la sua interezza e drammaticitá alla luce della crisi emersa a seguito del Covid-19.

Come ho avuto modo di ricordare durante il mio intervento, l’emergenza pandemica di quest’anno ha messo a nudo le enormi criticitá e la mancanza di una resilienza digitale che le organizzazioni sia pubbliche che private nascondono dietro una debole informatizzazione e processi di governance spesso inadeguati all’era dell’Intelligenza Artificiale che permea la nostra economia e – consapevolmente o meno – il vivere quotidiano di tutti noi.

Le conseguenze sono evidenti anche nei meccanismi elettorali e di presa di decisione politica caratterizzati sempre piu’ non solo da una mancanza di fiducia fra cittadini e istituzioni politiche consolidate che ha portato, usando le parole di Manuel Castells, a una “Rupture” e una diffusa crisi di legittimità della democrazia liberale che è alla base dei drammatici cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi nel panorama politico globale e che richiede un profondo sforzo di innovazione per reinventare la democrazia nell’era digitale e far fronte alle minacce che le tecnologie amplificano, rafforzando asimmetrie informative e diseguaglienze di conoscenza.

E proprio alla luce del fil rouge che lega i temi del Forum, che vuole posizionarsi come un evento biennale per riflettere sul futuro della democrazia in una societá sempre piu’ interconnessa e dove gli anticorpi a nuovi populismi e desueti sovranismi sono messi a rischio anche nelle societa’ dove la liberal democrazia é nata e si e’ consolidata nel tempo, é sorta spontanea la liaison da me promossa con Re-Imagine Europa, la Think Tank fondata dal Presidente Valery Giscard d’Estaing, coinvolgendo la Chief Executive, Erika Widegren, nell’organizzazione del Forum e degli eventi satelliti che ne hanno arrichito non solo il dibattito ma anche rafforzato la capacitá di veicolare i risultati della discussione ai policy-makers che sono proprio in questo periodo alle prese con dilemmi fondamentali su come difendere la democrazia liberale, garantendo lo stato di diritto e regolamentando l’economia digitale in maniera da assicurare competitivitá, sostenibilitá, inclusione e coesione sociale.

E proprio per presentare il Piano di Azione per la Democrazia Europea adottato ad inizio dicembre 2020, la Vice Presidente della Commissione Europea, Věra Jourová ha aperto il Forum, ricordando l’importanza di coinvolgere i cittadini europei nel processo della Conferenza sul Futuro dell’Europa e che sará una prova cruciale per rafforzare il progetto europeo riscoprendo i valori che hanno ispirato i padri fondatori dell’UE.

In conversazione con Stefano Quintarelli, Romano Prodi ci ha poi ricordato che la politica e’ fatta di compromessi, di visione e di passione. E la forte passione per l’innovazione tecnologica e della democrazia é emersa nei vari papers presentati e negli interventi di alto livello durante il Forum, disponibili sul sito dei Copernicani a Youtube IFDAD Copernicani e pubblicati come Proceedings of the First International Forum on Digital and Democracy. Towards A Sustainable Evolution 2020 (Feletig, P., Loreggia, A., Resca, A., Quintarelli, S., 2020, CEUR Workshops Proceedings, Vol-2781 urn:nbn:de:0074-2781-7).

L’importanza del forum é stata inoltre testimoniata dalla partecipazione, fra gli altri, del Ministro della Repubblica Italiana Federico D’Incà, responsabile per i Rapporti con il Parlamento, nonche’ da un Comitato Scientifico di alto livello internazionale presieduto da Jeffrey Sachs, illustre economista di fama mondiale e Direttore del Centro per lo Sviluppo Sostenibile alla Columbia University, che ha poi concluso il forum ricordando la necessitá di ripensare la politica prendendo spunto da pensatori e filosofi del passato, da Aristotele a Machiavelli,

E proprio ispirandomi alla rilettura del Machiavelli fatta da Christopher Holman, nel mio intervento ho immaginato la costruzione di una “Democrazia pandemica post-COVID-19” dove le tecnologie digitali diano potere reale ai cittadini, creando nuovi modi per coinvolgerli nella politica e nel processo decisionale. Per fare cio’ e’ tuttavia necessario che i sistemi istituzionali siano profondamente rinnovati, anche e soprattutto usando le tecnologie digitali, e ridisegnando i meccanismi di governance, nazionali e sovranazionali, per far fronte a un nuovo modo di concepire le risposte alle crisi sanitarie, sociali ed economiche che stiamo collettivamente affrontando e che molto probabilmente continueranno ad essere parte del nostro vivere quotidiano anche in futuro.

E in prospettiva futura, dopo una prima edizione di successo, grazie all’impegno straordinario di molti, l’arrivederci é alla seconda edizione dell’International Forum on Digital and Democracy, che avrá luogo nel 2022 a Venezia. E mi auguro +Europa possa contribuire al percorso di rinascita della democrazia liberale nell’era digitale, in Italia e in Europa!

 

 

Gianluca Misuraca*

Membro dell’Assemblea Nazionale di +Europa

Socio Fondatore e Membro del Consiglio Direttivo del Gruppo Tematico “Europa Repubblica”

Special Advisor di Re-Imagine Europa (RIE) e Membro della Task Force on Democracy in the Digital Age

Ricercatore Associato in Governance Digitale e Innovazione nel Settore Pubblico presso l’Universitá del Danubio, Krems, Facoltá di Economia e Globalizzazione e il Politecnico di Milano, Dipartimento di Design

Team Leader del progetto “International Alliance for an approach to human-centric Artificial Intelligence” a supporto del Servizio degli strumenti di Politica Estera (FPI) della Commissione Europea

 

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