Questa mattina presto, dopo aver letto l’elenco dei nomi, mi sono detto: cosa c’è di nuovo?
Le parole della politica suonano sempre un po’ false, anche se ci crediamo e magari sono vere.
Anche innovazione la trovo spesa un po’ ovunque. Nei discorsi di qualunque argomento e, soprattutto, pronunciati da chiunque.
Come dire: l’idea di avviare un percorso diverso con i “chiunque, ovunque e qualunque” non mi piace e non mi convince.
Così questa mattina, pulendo la lista dalle parole, mi sono trovato con un numero.
Il numero di questo secolo: 21
Mi sono detto…
Che cosa c’è di più concreto di un numero?
Che cosa di più nuovo? Nessun partito o movimento si chiama con un numero.
Che cosa riesce ad esprimere meglio questo secolo?
Visto che tutte le categorie di pensiero e di azione seguono ancora gli schemi del secolo che abbiamo lasciato, apparentemente, 17 anni fa.
Cosa ci può aiutare meglio di un numero a ragionare e parlare di futuro?
Già spiegarlo è un programma politico.
Lasciato lì da solo, senza parole intorno, incuriosisce, esige spiegazioni…
Non aggiungerei altro.
Sono arrivato a 21 righe
Cosa ne pensate?
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