LA BASE CHIAMA

MANIFESTO PER LA RINASCITA dell’Area Centrale della Politica

DOPO la sconfitta elettorale, e politica, alle europee di Stati Uniti d’Europa e Siamo Europei, LA BASE di attivisti, simpatizzanti ed elettori (anche di “astenuti”) di Azione, Italia Viva e +Europa si interroga sul destino di un’area e di una proposta politica che ha bisogno di trovare una forma efficace per esprimersi.

Abbiamo sentito parlare di Terzo Polo, abbiamo visto coalizioni, federazioni e partiti cercare una quadra per rappresentare una via diversa rispetto alle proposte di destra e sinistra. Queste soluzioni si sono arenate per i motivi che ciascuno di noi conosce bene, dove l’aggiunta della parola Centro appare sempre più come una foglia di fico.

ABBIAMO VISTO LA DESTRA DIVENTARE SEMPRE PIÙ DESTRA E LA SINISTRA SEMPRE PIÙ SINISTRA, aprendo uno spazio sempre più grande al Centro; eppure, non c’è stata la capacità di interpretare l’opportunità di costruire una proposta politica capace di essere Primo Polo.

Ci siamo persi nell’ombelico di noi stessi senza capire che le persone sono preoccupate di fenomeni evidenti come globalizzazione, digitale, cambiamento climatico che genera nuove povertà senza cancellare quelle esistenti. È come se il mondo investisse l’individuo con sfide enormi senza che ci sia quello SCUDO DI PROTEZIONE CHE CHIAMIAMO SOCIETÀ, GUIDATA DALLA POLITICA, CAPACE DI TROVARE FORMULE DI NUOVA CITTADINANZA.

LE PROPOSTE CHE I CITTADINI TROVANO ALLE URNE sono vecchie e inefficaci: la tentazione del tornare indietro e del chiudersi tra mura amiche oppure quella di trovare nello stato il protettore che ti dà quello che ti serve e che ti assiste in nome di un’uguaglianza indistinta.

Sono soluzioni che suonano bene ma che non reggono, lo sappiamo. È necessario un nuovo modo di costruire la cittadinanza e la società. Una via capace di interpretare in una chiave e con una prospettiva aperta quelle sfide che preoccupano e spaventano. Non bastano rassicurazioni e distinzioni di sfumatura, serve una proposta chiara ed efficace su come affrontare i problemi economici e sociali e su questa comunicare e cercare il consenso.

Non ci sono stati eletti ma più di un milione e mezzo di elettori hanno scelto le liste liberali e riformiste. Il loro (nostro) voto è andato perso. Poi dobbiamo considerare quelli che hanno preso strade diverse (astensione e voto ad altri partiti). 

E’ stata la divisione a penalizzare il risultato elettorale, una divisione che però è incomprensibile per i militanti e ancor di più per l’elettorato che oggi chiede a gran voce la costituzione di un unico soggetto politico. Questo elettorato (anche più ampio di quel 7% raccolto separatamente) ci auguriamo sia ancora disposto a dare credito all’area liberaldemocratica a condizione però che si costituisca in un’unica credibile forza politica ed elettorale. 

Bisogna far nascere occasioni per discutere le forme, i percorsi e i modi. Il segnale dalla base deve arrivare in tempi brevi. Chiediamo uno sforzo di volontà a tutti i dirigenti delle forze politiche, a qualsiasi livello, di aderire a questo progetto.

Per quanto concerne gli attivisti, simpatizzanti ed elettori dell’Area Centrale della Politica la modalità che proponiamo è duplice:

  1. sottoscrivere questo documento
  2. convocare momenti di riflessione e proposta a livello territoriale.

I firmatari:

Francesco Cima Vivarelli, +E Como

Luca Monti, +E Como

Antonella Sacchi, +E Como

Andrea Marelli, +E Como

Mattia Patrini, Italia Viva Como

Per la sottoscrizione: info@laboratoricivici.it