
Dalle modifiche statutarie alla trattativa sulle cariche
Nel silenzio del sito ufficiale, con sezione dedicata molto calma e amministrativa, i piccoli passi ufficiali del precongresso si snodano lungo il percorso.
Le telefonate si moltiplicano in certi momenti e si assopiscono in altri per lasciare spazio alle ponderazioni. C’è tutto un equilibrio sopra alla follia… Vasco.
Le consultazioni parallele e incrociate cercano una maggioranza larga per trovare i protagonisti del rilancio. Auspicio di tutti… siano essi nuovi o lavati con Perlana. A mano o in lavatrice.
Perché se una cosa non è proprio nuova, può essere anche rinnovata, in politica.
Intanto che queste telefonate accadono, noi iscritti accreditati leggiamo e votiamo il consenso per la discussione delle modifiche statutarie.
Sono tante e non ci sono quelle dei 12 punti non allineati (articolo).
Perché?
Leggendo le proposte presenti la risposta viene spontanea: perché i 12 punti richiedono una ripartenza radicale che richiede un percorso più lungo del voto congressuale. La proposta sullo statuto, per noi, potrebbe essere: cancellare lo statuto per scriverne uno adeguato al partito smart.
Lo statuto attuale è novecentesco. Non si mette una toppa nuova sull’abito vecchio. Nemmeno dieci toppe nuove.
È molto più importante capire se c’è e ci sarà questa voglia di rinnovamento.
Nelle proposte di modifica al voto ci sono, nella lettera e nello spirito, alcune iniziative che vanno nella direzione giusta. Altre meno. Molto meno.
Quelle quantitative non mi convincono: 7 membri di segreteria? Facciamo l’elenco delle deleghe e pensiamo a un meccanismo di accountability dell’esecutivo. Sic.
Interessante la volontà di costruire un meccanismo di voto con una sorta di ponderazione crescente con il “voto alternativo”.
Su questo la mia associazione Copernicani ha realizzato un software per il voto con il Giudizio Maggioritario. Ecco cos’è (video 1 minuto)
I tentativi di far vivere i gruppi territoriali sono dovuti e doverosi.
La Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici ha richiesto che questi siano riconosciuti come articolazioni territoriali del partito.
C’è bisogno di dare sostanza alla prescrizione con meccanismi anche di rappresentanza (dove?) e di operatività economica e organizzativa.
Per quanto riguarda il livello regionale, e lo scrivo con un certo fastidio per la vicenda lombarda, una regola semplice che mette in rapporto la popolazione con gli iscritti minimi è necessaria. Congressi regionali già sulla base degli iscritti 2022 in tutte le regioni scoperte. Rapporto 1 iscritto ogni 50mila abitanti… (40mila? 45mila?). Voilà.
Sui Tavoli tematici… sono il cuore della proposta per interrogazioni parlamentari, campagne di sensibilizzazione, proposte di legge e fucina di idee per i programmi politici ai diversi livelli… su quello abbiamo elaborato una mozione (mozione).
In sintesi, si legge nelle proposte una voglia di cambiare. Un po’ timida. Molto cavillosa. È un punto di partenza per una discussione congressuale che avrebbe bisogno di un meccanismo di discussione ed elaborazione anche nel congresso, a partire dal congresso.
Magari servirebbe una “Ricostituente” eletta dal Congresso in seno all’Assemblea con un termine di un anno.
Per tornare alla premessa… le telefonate per arrivare alla carica che conta di più.
Rimane la nostra “suggestione”, che è anche un suggerimento, prima che diventi un sussurro… abbiamo un profilo (anche il nome) di segretaria/o che non è entrato/a nelle dinamiche dell’allineamento.
Se, dopo le fumate con 50 sfumature di grigio, si dovesse ritenere che questa soluzione non si trova un po’ di qui e un po’ di là dalla soglia effimera del 50%, il mio numero l’avete.
Luca Monti
I Non Allineati
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