
In questa campagna elettorale, per vincere una sfida senza veri confronti e senza l’interesse dei media, ho cercato di convincere.
Convincere significa legare insieme. È una cosa tra persone.
Quando ho lavorato al programma di +Europa mi sono chiesto come collegare generazioni, interessi, risorse ed idee per costruire una proposta di futuro che fosse chiara, luminosa e colorata.
Lavorare per 25 anni con persone che hanno perso il lavoro o ragazzi che non sanno orientarsi nel mondo della scuola mi ha permesso di affrontare il tema della scelta da una prospettiva speciale.
Quante cose si possono e si devono fare, eppure – anche se importanti per la vita dei cittadini – nessuno ne parla e non si realizzano.
Anche l’esperienza nell’amministrazione di un piccolo comune, colpito più volte dalle alluvioni, mi ha fatto comprendere come molte regole vadano cambiate. Mi ha fatto leggere i difetti della burocrazia e confermare l’importanza della responsabilità.
Ho visto direttamente l’impatto del cambiamento climatico, anche se ne avrei fatto a meno.
E poi c’è la dimensione che va oltre i confini del comune e della nazione, quando penso ai progetti europei che ho coordinato dal 1998 fino ad oggi. Ci sono esempi da seguire, da adattare e fare nostri per risolvere i tanti problemi e sfide che abbiamo nello sviluppo del capitale umano.
Non basta scrivere libri, proporre progetti e realizzare azioni efficaci, è indispensabile portare queste esperienze di vita a un livello superiore.
Per questo ho bisogno del tuo voto.
E non basta… ti chiedo di convincere, per vincere…
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